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La differenza tra magma e lava

la differenza tra il magma e la lava

Lava e magma sono due termini spesso confusi, ma rappresentano due fenomeni geologici distinti. Mentre il magma è la roccia fusa sotto la superficie terrestre, la lava è la stessa roccia fusa una volta che raggiunge la superficie.

Quindi, sebbene possano sembrare sinonimi, è importante comprendere la differenza tra i due per una corretta interpretazione dei processi vulcanici.

Quando si parla di eruzioni vulcaniche, è comune confondere i concetti di “lava” e “magma”, ma è fondamentale comprendere la loro differenza.

In generale, entrambi si riferiscono a materiale roccioso fuso o semifuso che può contenere gas (magma) o non contenerne (lava). Tuttavia, esistono differenze cruciali tra i due fenomeni geologici. Vediamo più nel dettaglio quali sono queste differenze e come influenzano le eruzioni vulcaniche.

Che cosa è il magma

Il magma è una massa di roccia fusa (o semi-fusa) che si trova all’interno di una struttura vulcanica.

Il magma al suo interno contiene dei gas: quelli principali sono il vapore acqueo e l’anidride carbonica, con delle percentuali variabili di gas a base di zolfo, cloro e fosforo.


Un magma ha una serie di proprietà, tra le quali la più importante è la quantità di silice (SiO2) al suo interno: quanto più questo valore sarà alto, tanto più il magma sarà viscoso – cioè farà “fatica” a scorrere.

I magmi viscosi sono chiamati magmi sialici mentre quelli con basse quantità di SiO2, meno viscosi, sono chiamati magmi mafici.

Una seconda differenza fondamentale – tra una magma sialico e un magma mafico – è la temperatura: i magmi poveri in silice possono raggiungere temperature comprese tra i 1000 e i 1200°C mentre i magmi ricchi in silice raggiungono invece temperature inferiori, solitamente comprese tra i 650 e gli 800°C.

Che cosa è la lava

Quando il magma fuoriesce da un vulcano perde il proprio contenuto gassoso: da questo punto possiamo cominciare a parlare di lava.

La lava quindi è quella che vediamo quando ammiriamo un’eruzione vulcanica e, così come il magma, la sua viscosità è strettamente legata alla quantità di silice presente al suo interno.

La viscosità della lava influenza la sua velocità si scorrimento: se la lava è molto viscosa allora scorrerà lentamente mentre se la lava è poco viscosa scorrerà più velocemente.

La suddivisione chimica della lava

Le lave possono avere composizioni chimiche molto differenti tra loro. Si possono distinguere, sulla base del loro tenore in silice, tre classi fondamentali:

  • Lave acide o sialiche, nel caso abbiano un alto contenuto di silice (ad esempio Riolite, Dacite);
  • Lave intermedie, nel caso abbiano un contenuto medio di silice (ad esempio Fonolite, Andesite, Hawaiite);
  • Lave ultrabasiche, nel caso abbiano un basso contenuto di silice (ad esempio Tefrite, Basanite)

La solidificazione della lava

Le lave possono – quando solidificano – formare delle diverse strutture, in funzione della velocità di raffreddamento e delle caratteristiche ambientali:

  • Colate laviche a corda, dette anche Pahoehoe: si tratta di lave poco viscose che scorrono facilmente;
  • Colate laviche aa: si tratta di lave più viscose – rispetto a quelle a corda – e si riconoscono facilmente per la presenza di uno strato di breccia alla base, generato sul fronte della colata;
  • Duomi: sono forme localizzate, dell’ordine del centinaio di metri di spessore e larghezza. Queste forme vengono generate da lave ad alta viscosità;
  • Dicchi: si tratta di forme tabulari – molto estese in lunghezza e poco estese in larghezza – che rappresentano i condotti di risalita della lava verso la superficie;
  • Lave a cuscino (pillow-lavas), quando la lava fuoriesce da sotto la superficie del mare e raffredda velocemente formando ialoclastiti. Il corpo lavico assume una caratteristica forma a cerchi concentrici, detta “a cuscino”.
dicco sull'isola di Madeira
Dicco sull’Isola di Madeira. Foto: Eugenio Perregil.

Durante il raffreddamento si possono formare delle fratture che appaiono sotto forma di colonne e di prismi esagonali (o pentagonali) sulla superficie della colata. Un esempio tipico sono i basalti colonnari ma sono forme che si possono verificare con lave di ogni composizione chimica.

basalti colonnari nel parco dell'Alcantara
Basalti colonnari nel parco dell’Alcantara. Foto tratta dal sito www.geositidisicilia.it

Magma e lava: approfondimenti

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Antonio Nirta
Antonio Nirta
Geologo classe '86, laureato in Scienze e Tecnologie Geologiche all'Università di Pisa. Oltre a fare divulgazione geologica, svolgo la libera professione di geologo ed insegno Matematica e Scienze. Adoro la scienza, la tecnologia e la fotografia. Lettore appassionato dei romanzi fantasy e dei romanzi storici, ho un debole per la pizza e tifo Juve.

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