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La miniera di Naica: la grotta dei cristalli giganti

La Grotta dei Cristalli si trova a Naica, in Messico: al suo interno sono presenti dei cristalli naturali tra i più grandi al mondo!

La Grotta dei Cristalli ( Cueva de los Cristales) si trova in Messico nei pressi di Naica – nello Stato di Chihuahua – celebre per la presenza di enormi cristalli naturali, tra i più grandi mai osservati al mondo, dato che alcuni superano i 10 metri di lunghezza e circa 2 metri di diametro.

Ma di che minerale sono composti questi cristalli? Si tratta di selenite, una varietà di gesso ( un solfato di calcio idrato che ha questa formula chimica CaSO4· 2 H2O) con un colore grigio, quasi trasparente.

Tutto ciò rende la miniera di Naica un vero e proprio “luogo di culto” per geologi, mineralogisti ed esploratori.

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Cristalli di selenite (la selenite è un tipo di gesso) di dimensioni eccezionali. Questi cristalli, che arrivano ai 10 metri di lunghezza e ad 1 metro di spessore, si trovano nella grotta di Naica (Messico). Immagine tratta da focus.it.

La scoperta della grotta di Naica

Questo sito era conosciuto la ricchezza del suo sottosuolo, dovuta a giacimenti di piombo, argento e zinco: quindi è stata costruita una miniera – la Miniera di Naica –  che dopo alcune sorprendenti scoperte è divenuta uno dei siti mineralogici più conosciuti al mondo.

Il sottosuolo è diviso in più cavità che nascondono una serie di depositi di gesso. Il primo ritrovamento risale al 1910 quando venne aperta la “Cueva de las Espadas“, ( la Grotta delle Spade), la quale si trova a circa 120 m di profondità e ospita cristalli di selenite lunghi più di 2 m. 

Nell’aprile del 2000, durante alcuni lavori di scavo ad una profondità di 300 metri sotto la superficie, è stata scoperta la “Cueva de los Cristales ( la “Grotta dei Cristalli“), all’interno della quali si trovano cristalli di selenite molto più grandi.

Come si sono formati i cristalli della miniera di Naica?

La formazione dei cristalli di gesso della miniera di Naica molto probabilmente è iniziata circa 26 milioni di anni fa quando l’attività idrotermale – alimentata dal calore di una camera magmatica – nel sottosuolo nei pressi di Naica ha formato delle grotte piene di anidrite – un minerale simile al gesso da un punto di vista chimico. 

Quando la camera magmatica si è raffreddata, la temperatura del sottosuolo si è abbassata, così l’acqua presente nelle grotte è stata in grado di sciogliere l’anidrite, diventando ricca di ioni solfato e calcio. 

Dopo milioni di anni il solfato e il calcio si sono depositati formando i grandissimi cristalli di selenite.

Ma perché questi cristalli sono così grandi? La grandezza dei minerali è dovuta ad un abbassamento costante della temperatura durante la loro formazione: se la temperatura fosse calata velocemente i cristalli sarebbero stati molto più piccoli.

Uno studio del 2020 l’attività umana – legata all’attività mineraria presente nella zona – ha provocato danni significativi ai cristalli.

La selenite

La selenite è una varietà di gesso cristallino che ha la peculiarietà di depositarsi in strati.

In natura si trova sotto forma di scaglie trasparenti, che vengono attraversate dalla luce. Grazie a questa caratteristica i Greci usavano questo minerale per fabbricare lastre trasparenti che venivano usate come il nostro vetro, all’epoca ancora sconosciuto; la luce che trasparisce da queste lastre di vetro era simile a quella della luna ( selene in greco). La selenite – per questo motivo – è anche chiamata di pietra di luna.

La selenite viene oggi usata per creare la scagliola – un materiale impiegato nel settore dell’edilizia -prima macinandola finemente e poi riscaldandola tra i 130 °C e 170 °C.

In Italia la selenite si trova in modo particolare in Emilia Romagna e in Sicilia.

La vita all’interno della grotta di Naica

Per capire se c’è la presenza di vita all’interno della Grotta dei Cristalli sono stati prelevati dei campioni di cristalli da analizzare in laboratorio.  Grazie  accurate analisi su questi campioni sono stati trovati degli organismi viventi, anch’essi in seguito analizzati per ricavare ulteriori informazioni. 

Secondo Penelope Boston, direttrice del NASA’s Astrobiology Institute, si tratta di organismi che riescono a campare dentro ambienti estremi ( organismi estremofili), presenti nella grotta da almeno 10000 anni. Questi organismi si nutrono grazie alla chemiosintesi batterica un processo che – a differenza della fotosintesi clorofilliana che usa l’energia solare – sfrutta l’energia liberata da alcune reazioni inorganiche per produrre sostanze organiche.

La grotta di Naica: un ambiente inospitale

All’interno della grotta di Naica la temperatura si aggira intorno ai 50°C mentre l’umidità è pari al 100%.

Questa grotta – date le suddette condizioni – è inospitale alla vita umana oltre che molto difficile da esplorare.

Infatti gli esploratori che svolgono ricerca all’interno di questa grotta devono proteggersi con tute condizionate e respiratori. Alla ricerca svolta all’interno ha contribuito un team di esploratori italiani, dell’Associazione “La Venta Esplorazioni Geografiche“.

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Esploratore italiano all’interno della Grotta di Naica

Questo team di esplorazione ha utilizzato la tuta Tolomea, una speciale tuta refrigerata sviluppata con Ferrino.

La tuta Tolomea è composta da 3 strati: uno termico, uno pieno di cilindri di ghiaccio e uno strato ( quello arancione) protettivo esterno. Gli esploratori erano dotati anche di uno zaino dentro il quale c’era il respiratore che sparava aria fredda -attraverso la maschera – sul viso.

Grazie a questo equipaggiamento il team di esploratori è riuscita a rimanere quasi un’ora all’interno della grotta.

Senza il giusto equipaggiamento non si resiste più di pochi minuti, si rischia di perdere i sensi a causa degli elevati valori di temperature e umidità. Per motivi di sicurezza la durata delle esplorazioni è limitata.


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Antonio Nirta
Antonio Nirta
Geologo classe '86, laureato in Scienze e Tecnologie Geologiche all'Università di Pisa. Oltre a fare divulgazione geologica, svolgo la libera professione di geologo ed insegno Matematica e Scienze. Adoro la scienza, la tecnologia e la fotografia. Lettore appassionato dei romanzi fantasy e dei romanzi storici, ho un debole per la pizza e tifo Juve.

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